Messa – per la concordia

4 luglio 2022

PER LA CONCORDIA

ALL’INGRESSO

«Se mi amate, osservate i miei precetti.

Vi do un comandamento nuovo:

che vi amiate tra voi, come io vi ho amato»

— dice il Signore —.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

O Dio, che ami la carità e la pace, donaci una piena concordia nel tuo volere e liberaci da ogni dissenso che tenti di separar­ci. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Lettura del libro del Deuteronomio.

Dt 4, 32-40 – Vi fu mai cosa grande come questa?

In quei giorni. Mosè disse: «Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l’uomo sulla terra e da un’estremità all’altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’hai udita tu, e che rimanesse vivo? O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un’altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi? Tu sei stato fatto spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n’è altri fuori di lui. Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole che venivano dal fuoco. Poiché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro discendenza dopo di loro e ti ha fatto uscire dall’Egitto con la sua presenza e con la sua grande potenza, scacciando dinanzi a te nazioni più grandi e più potenti di te, facendoti entrare nella loro terra e dandotene il possesso, com’è oggi. Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n’è altro. Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre».

Parola di Dio.

SALMO

Sal 76 (77), 12-16. 21

Ricordiamo con gioia, Signore, le tue meraviglie.

Ricordo i prodigi del Signore,
sì, ricordo le tue meraviglie di un tempo.
Vado considerando le tue opere,
medito tutte le tue prodezze. R.

O Dio, santa è la tua via;
quale dio è grande come il nostro Dio?
Tu sei il Dio che opera meraviglie,
manifesti la tua forza fra i popoli. R.

Hai riscattato il tuo popolo con il tuo braccio,
i figli di Giacobbe e di Giuseppe.
Guidasti come un gregge il tuo popolo
per mano di Mosè e di Aronne. R.

CANTO AL VANGELO

Cfr. Mt 23, 23-24. 28

Alleluia.
Guai a voi, dice il Signore,
guide cieche che all’esterno apparite giusti,
ma dentro siete piene d’iniquità.
Alleluia.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Lc 6, 39-45

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, ne vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».

Parola del Signore.

DOPO IL VANGELO

«Quando mostrerò la mia santità in voi

— dice il Signore — vi radunerò tra le genti

e vi darò un cuore nuovo».

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, che sei la perfetta unità e il sommo amore, fa’ che i tuoi fedeli siano un cuore solo e un’anima sola perché la tua Chie­sa si edifichi nella concordia e, saldamente fondata sulla con­fessione della verità, possa godere i doni dell’unità e della pa­ce. Per Cristo nostro Signore.

SUI DONI

O Dio, che ci rinnovi a tua immagine con la parola di vita e i sa­cramenti di salvezza, guida i nostri passi sulle tue vie e per questo sacrificio donaci quello spirito di amore che speriamo dalla tua divina benevolenza. Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di sal­vezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Si­gnore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

È giusto esaltare la tua gloria con questa offerta sacrificale che in tutta la terra si eleva dalla sparsa moltitudine delle genti e per la forza del tuo Spirito diventa in ogni celebrazione l’unico santo corpo del Signore. E anche noi, che in tutto il mondo sia­mo invitati alla comunione di questo Pane e di questo Calice, abbiamo la certezza di inserirci in Cristo come membra vive e di formare un’unica Chiesa.

Per questo mistero di grazia, uniti a tutte le creature che in cie­lo e in terra ti riconoscono padre, con voce unanime innalzia­mo l’inno di lode: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli:

se vi amerete gli uni gli altri.

ALLA COMUNIONE

Amiamoci tra noi perché Dio è amore,

e chi ama i fratelli è nato da Dio e vede Dio,

e in questo si attua l’amore di Dio;

e chi compie la volontà di Dio vive in eterno.

DOPO LA COMUNIONE

O Padre, che ci hai accolto a questo convito fraterno, fa’ che, vivendo in perfetta concordia, possediamo veramente la pace che offriamo e conserviamo la pace che riceviamo dagli altri. Per Cristo nostro Signore.