20 luglio – testi messa

Per la famiglia cristiana

ALL’INGRESSO
Dio creò l’uomo a sua immagine.
a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi.
riempite la terra e soggiogatela».
Ecco, dono del Signore sono i figli,
è sua grazia il frutto del grembo.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio. creatore e custode dell’amore sponsale. che dall’inizio hai mirabilmente istituito il matrimonio alla luce del mistero di Cristo e della sua Chiesa, concedi ai tuoi fedeli. uniti da un vincolo perenne e fecondo, di essere generosi ministri della tua carità e di educare i figli con vigile cura secondo lo spirito de Vangelo. Per Gesù Cristo. tuo Figlio, nostro Signore e nostre Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Lettura del libro di Giosuè.

Gs 3, 1-13

In quei giorni. Giosuè si levò di buon mattino; si mossero da Sittìm e giunsero al Giordano, lui e tutti gli Israeliti. Lì pernottarono prima di attraversare. Trascorsi tre giorni, gli scribi percorsero l’accampamento e diedero al popolo quest’ordine: «Quando vedrete l’arca dell’alleanza del Signore, vostro Dio, e i sacerdoti leviti che la portano, voi vi muoverete dal vostro posto e la seguirete; vi sia però tra voi ed essa una distanza di circa duemila cubiti: non avvicinatevi. Così potrete conoscere la strada dove andare, perché prima d’oggi non siete passati per questa strada». Giosuè ordinò al popolo: «Santificatevi, poiché domani il Signore compirà meraviglie in mezzo a voi». E ai sacerdoti Giosuè disse: «Sollevate l’arca dell’alleanza e attraversate il fiume davanti al popolo». Essi sollevarono l’arca dell’alleanza e camminarono davanti al popolo.
Il Signore disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che, come sono stato con Mosè, così sarò con te. Da parte tua, ordina ai sacerdoti che portano l’arca dell’alleanza: “Una volta arrivati alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete”». Disse allora Giosuè agli Israeliti: «Venite qui ad ascoltare gli ordini del Signore, vostro Dio». Disse ancora Giosuè: «Da ciò saprete che in mezzo a voi vi è un Dio vivente: proprio lui caccerà via dinanzi a voi il Cananeo, l’Ittita, l’Eveo, il Perizzita, il Gergeseo, l’Amorreo e il Gebuseo. Ecco, l’arca dell’alleanza del Signore di tutta la terra sta per attraversare il Giordano dinanzi a voi. Sceglietevi dunque dodici uomini dalle tribù d’Israele, un uomo per ciascuna tribù. Quando le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l’arca del Signore di tutta la terra si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano si divideranno: l’acqua che scorre da monte si fermerà come un solo argine». Parola di Dio.

SALMO

Sal 113A (114), 1-3. 5. 7-8

Il Dio vivente è in mezzo a noi.

Quando Israele uscì dall’Egitto,
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,
Giuda divenne il suo santuario,
Israele il suo dominio. R.

Il mare vide e si ritrasse,
il Giordano si volse indietro.
Che hai tu, mare, per fuggire,
e tu, Giordano, per volgerti indietro? R.

Trema, o terra, davanti al Signore,
davanti al Dio di Giacobbe,
che muta la rupe in un lago,
la roccia in sorgenti d’acqua. R.

CANTO AL VANGELO

Alleluia.
Vedendo le folle, il Signore ne sentì compassione,
perché erano come pecore che non hanno pastore.
Alleluia.

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Lc 9, 10-17

In quel tempo. Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono al Signore Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste. Parola del Signore.

DOPO IL VANGELO
Disse il Signore Dio: «Non è bene che l’uomo sia sole
gli voglio fare un aiuto che gli sia simile».
Allora l’uomo disse: «Questa volta essa
è carne della mia carne e osso delle mie ossa».
«Non sono più due, ma una carne sola — dice il Signore ‑
Quello dunque che Dio ha congiunto.
l’uomo non lo separi».

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
La grazia di Cristo, tuo Figlio, rinnovi ogni giorno, o Padre, le nostre famiglie, e sostenga i coniugi cristiani, perché. vivendo in santità la comunione sponsale, giungano alla perfezione della carità evangelica. Per Cristo nostro Signore.

SUI DONI
Ricevi. o Padre, questi umili doni; santifica con il tuo Spirito gli affetti che animano le nostre famiglie; fa’ che l’amore vicendevole e sincero dei genitori e la dedizione devota e riconoscente dei figli trovino principio e sostegno nel sacrificio di Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli.

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta lodarti, o Dio eterno e santo, per Cristo Signore nostro.
Con la grazia del sacramento egli ha redento e rinnovato il patto nuziale e. associando alla propria carità la comunione tra i coniugi. l’ha riportato al tuo originario disegno di Creatore e di Padre. Tu stesso chiami i tuoi fedeli alla vita familiare, ed effondi il tuo Spirito perché nel loro vicendevole &costante amore sia offerto un modello di vera santità evangelica e nella loro fecondità si riveli il tuo dono prezioso. Tu poni gli sposi a servizio della tua bontà ineffabile e provvida, per accrescere il popolo dei tuoi figli rinnovandoli a immagine di Cristo Gesù tuo Unigenito.
E noi, uniti al coro degli angeli e dei santi, eleviamo con gioia l’inno della tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
«Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre
e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola».
Questo mistero è grande:
lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.

ALLA COMUNIONE
Rendete continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre. nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.
Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo che ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei.

DOPO LA COMUNIONE
O Padre, che in questo sacramento ci hai resi partecipi della comunione sponsale di Cristo e della Chiesa, concedi alle nostre famiglie di crescere incessantemente nella carità fiduciosa e paziente, perché possano un giorno condividere nel convito celeste la gioia di un amore perfetto e senza tramonto. Per Cristo nostro Signore.

ALLA COMUNIONE
Sal 91 (92). 5; 32 (33), 5b; 8, 2b. 6b
Tu mi rallegri, o Dio, con le tue meraviglie,
della tua grazia è piena la terra,
esulto per l’opera delle tue mani.
La tua magnificenza si innalza sui cieli,
e di gloria

Spirito Santo (3)
ALL’INGRESSO
2Cor 1, 21-22
Dio stesso ci ha segnato con l’unzione santa.
confermandoci col dono dello Spirito
che vive nei nostri cuori.

Spirito Santo (3)
ALL’INGRESSO
2Cor 1, 21-22
Dio stesso ci ha segnato con l’unzione santa.
confermandoci col dono dello Spirito
che vive nei nostri cuori.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e in ogni nazione, diffondi i doni del tuo Spirito fino agli ultimi confini della terra e continua nella comunità dei credenti i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del vangelo. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio. che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMO
Sal 135 (136), 13-14. 16. 18-23
Lodate il Dio del cielo, il suo amore è per sempre.
Divise il Mar Rosso in due parti,
perché il suo amore è per sempre.
In mezzo fece passare Israele,
perché il suo amore è per sempre.
Guidò il suo popolo nel deserto,
perché il suo amore è per sempre. R.
Uccise sovrani potenti,
perché il suo amore è per sempre.
Sicon, re degli Amorrei,
perché il suo amore è per sempre.
Og, re di Basan,
perché il suo amore è per sempre. R.
Diede in eredità la loro terra,
perché il suo amore è per sempre.
In eredità a Israele suo servo,
perché il suo amore è per sempre.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi,
perché il suo amore è per sempre. R.
CANTO AL VANGELO
Cfr. Mc 5, 41
Alleluia.
Il Signore disse: «Talità kum»,
che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».
Alleluia.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Luca.

Lc 8, 40-42a. 49-56
In quel tempo. Al suo ritorno, il Signore Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti erano in attesa di lui. Ed ecco, venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: si gettò ai piedi di Gesù e lo pregava di recarsi a casa sua, perché l’unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire.
Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga e disse: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». Ma Gesù, avendo udito, rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete. Non è morta, ma dorme». Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta; ma egli le prese la mano e disse ad alta voce: «Fanciulla, àlzati!». La vita ritornò in lei e si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto. Parola del Signore.

DOPO IL VANGELO
Il regno di Dio
è pace e giustizia
e gioia nello Spirito Santo.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Il tuo Spirito, o Padre. ci sorregge e ci guida, la tua protezione ci salva; esaudisci benevolo la nostra supplica e con la provvidenza dei tuoi benefici aiuta la nostra debole fede. Per Cristo nostro Signore.

SUI DONI
O Padre, il fuoco dello Spirito, che infiammò i discepoli del tuo Figlio, santifichi queste offerte che presentiamo al tuo altare e le renda gradite al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te. Padre santo. Dio onnipotente ed eterno.
Il Signore risorto, elevatosi al di sopra dei cieli e assiso alla tua destra, secondo la promessa ha effuso sui figli di adozione lo Spirito Santo, principio perenne di santità nella Chiesa. E lo Spirito con la varietà dei suoi doni ci rivela la ricchezza del mistero di Cristo e rende operante in noi il tuo ineffabile amore. Per questo disegno di grazia, con tutti gli angeli e i santi, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Concedi a noi, o Padre della gloria,
lo Spirito di rivelazione e di sapienza
perché conosciamo tuo Figlio, Gesù Cristo.

ALLA COMUNIONE
Se viviamo nello Spirito,
camminiamo secondo lo Spirito.
Il suo frutto è amore, gioia e pace.

DOPO LA COMUNIONE
O Padre. la partecipazione alla tua mensa ci comunichi il fervore dello Spirito, che animò mirabilmente i tuoi apostoli e li rese nel mondo testimoni del vangelo. Per Cristo nostro Signore.

 

Spirito Santo (3)
ALL’INGRESSO
2Cor 1, 21-22
Dio stesso ci ha segnato con l’unzione santa.
confermandoci col dono dello Spirito
che vive nei nostri cuori.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e in ogni nazione, diffondi i doni del tuo Spirito fino agli ultimi confini della terra e continua nella comunità dei credenti i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del vangelo. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio. che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

SALMO
Sal 135 (136), 13-14. 16. 18-23
Lodate il Dio del cielo, il suo amore è per sempre.
Divise il Mar Rosso in due parti,
perché il suo amore è per sempre.
In mezzo fece passare Israele,
perché il suo amore è per sempre.
Guidò il suo popolo nel deserto,
perché il suo amore è per sempre. R.
Uccise sovrani potenti,
perché il suo amore è per sempre.
Sicon, re degli Amorrei,
perché il suo amore è per sempre.
Og, re di Basan,
perché il suo amore è per sempre. R.
Diede in eredità la loro terra,
perché il suo amore è per sempre.
In eredità a Israele suo servo,
perché il suo amore è per sempre.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi,
perché il suo amore è per sempre. R.
CANTO AL VANGELO
Cfr. Mc 5, 41
Alleluia.
Il Signore disse: «Talità kum»,
che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!».
Alleluia.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Luca.

Lc 8, 40-42a. 49-56
In quel tempo. Al suo ritorno, il Signore Gesù fu accolto dalla folla, perché tutti erano in attesa di lui. Ed ecco, venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della sinagoga: si gettò ai piedi di Gesù e lo pregava di recarsi a casa sua, perché l’unica figlia che aveva, di circa dodici anni, stava per morire.
Stava ancora parlando, quando arrivò uno dalla casa del capo della sinagoga e disse: «Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro». Ma Gesù, avendo udito, rispose: «Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata». Giunto alla casa, non permise a nessuno di entrare con lui, fuorché a Pietro, Giovanni e Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: «Non piangete. Non è morta, ma dorme». Essi lo deridevano, sapendo bene che era morta; ma egli le prese la mano e disse ad alta voce: «Fanciulla, àlzati!». La vita ritornò in lei e si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto. Parola del Signore.

DOPO IL VANGELO
Il regno di Dio
è pace e giustizia
e gioia nello Spirito Santo.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Il tuo Spirito, o Padre. ci sorregge e ci guida, la tua protezione ci salva; esaudisci benevolo la nostra supplica e con la provvidenza dei tuoi benefici aiuta la nostra debole fede. Per Cristo nostro Signore.

SUI DONI
O Padre, il fuoco dello Spirito, che infiammò i discepoli del tuo Figlio, santifichi queste offerte che presentiamo al tuo altare e le renda gradite al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te. Padre santo. Dio onnipotente ed eterno.
Il Signore risorto, elevatosi al di sopra dei cieli e assiso alla tua destra, secondo la promessa ha effuso sui figli di adozione lo Spirito Santo, principio perenne di santità nella Chiesa. E lo Spirito con la varietà dei suoi doni ci rivela la ricchezza del mistero di Cristo e rende operante in noi il tuo ineffabile amore. Per questo disegno di grazia, con tutti gli angeli e i santi, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Concedi a noi, o Padre della gloria,
lo Spirito di rivelazione e di sapienza
perché conosciamo tuo Figlio, Gesù Cristo.

ALLA COMUNIONE
Se viviamo nello Spirito,
camminiamo secondo lo Spirito.
Il suo frutto è amore, gioia e pace.

DOPO LA COMUNIONE
O Padre. la partecipazione alla tua mensa ci comunichi il fervore dello Spirito, che animò mirabilmente i tuoi apostoli e li rese nel mondo testimoni del vangelo. Per Cristo nostro Signore.

 

DOPO IL VANGELO
Il regno di Dio
è pace e giustizia
e gioia nello Spirito Santo.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Il tuo Spirito, o Padre. ci sorregge e ci guida, la tua protezione ci salva; esaudisci benevolo la nostra supplica e con la provvidenza dei tuoi benefici aiuta la nostra debole fede. Per Cristo nostro Signore.

SUI DONI
O Padre, il fuoco dello Spirito, che infiammò i discepoli del tuo Figlio, santifichi queste offerte che presentiamo al tuo altare e le renda gradite al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te. Padre santo. Dio onnipotente ed eterno.
Il Signore risorto, elevatosi al di sopra dei cieli e assiso alla tua destra, secondo la promessa ha effuso sui figli di adozione lo Spirito Santo, principio perenne di santità nella Chiesa. E lo Spirito con la varietà dei suoi doni ci rivela la ricchezza del mistero di Cristo e rende operante in noi il tuo ineffabile amore. Per questo disegno di grazia, con tutti gli angeli e i santi, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: Santo…

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Concedi a noi, o Padre della gloria,
lo Spirito di rivelazione e di sapienza
perché conosciamo tuo Figlio, Gesù Cristo.

ALLA COMUNIONE
Se viviamo nello Spirito,
camminiamo secondo lo Spirito.
Il suo frutto è amore, gioia e pace.

DOPO LA COMUNIONE
O Padre. la partecipazione alla tua mensa ci comunichi il fervore dello Spirito, che animò mirabilmente i tuoi apostoli e li rese nel mondo testimoni del vangelo. Per Cristo nostro Signore.

 

e di onore hai coronato l’uomo.

DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che alla tua mensa ci doni come Pane di vita il corpo del tuo Figlio, fatto uomo per redimere il mondo, con la forza dello Spirito Santo fa’ crescere e porta a compimento in noi questo germe di risurrezione e di gloria. Per Cristo nostro Signore.

In quei giorni. Mosè disse: «Alla fine di ogni sette anni celebrerete la remissione. Ecco la norma di questa remissione: ogni creditore che detenga un pegno per un prestito fatto al suo prossimo, lascerà cadere il suo diritto: non lo esigerà dal suo prossimo, dal suo fratello, poiché è stata proclamata la remissione per il Signore. Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuo fratello, lo lascerai cadere. Del resto non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore certo ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà in possesso ereditario, purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti do. Quando il Signore, tuo Dio, ti benedirà come ti ha promesso, tu farai prestiti a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. Dominerai molte nazioni, mentre esse non ti domineranno.
Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso, ma gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova. Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo: “È vicino il settimo anno, l’anno della remissione”; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla: egli griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te. Dagli generosamente e, mentre gli doni, il tuo cuore non si rattristi. Proprio per questo, infatti, il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni lavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano. Poiché i bisognosi non mancheranno mai nella terra, allora io ti do questo comando e ti dico: “Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra”».

Parola di Dio.

SALMO

Sal 91 (92), 2. 5-9. 13-16

Il giusto fiorirà come palma.

È bello rendere grazie al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo.
Perché mi dai gioia, Signore, con le tue meraviglie,
esulto per l’opera delle tue mani. R.

Come sono grandi le tue opere, Signore,
quanto profondi i tuoi pensieri!
L’uomo insensato non li conosce
e lo stolto non li capisce. R.

Se i malvagi spuntano come l’erba
e fioriscono tutti i malfattori,
è solo per la loro eterna rovina,
ma tu, o Signore, sei l’eccelso per sempre. R.

Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio. R.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno verdi e rigogliosi,
per annunciare quanto è retto il Signore,
mia roccia: in lui non c’è malvagità. R.

CANTO AL VANGELO

Cfr. Is 61, 1

Alleluia.
Il Signore mi ha mandato a portare il lieto annuncio.
Alleluia.

VANGELO

Lc 7, 18-23

Lettura del Vangelo secondo Luca.

In quel tempo. Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. Chiamati quindi due di loro, Giovanni li mandò a dire al Signore Gesù: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Parola del Signore.

 

essere messo a morte, perché ha proposto di abbandonare il Signore, vostro Dio, che vi ha fatto uscire dalla terra d’Egitto e ti ha riscattato dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore, tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male in mezzo a te.
Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l’amico che è come te stesso t’istighi in segreto, dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, dèi che né tu né i tuoi padri avete conosciuto, divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da un’estremità all’altra della terra, tu non dargli retta, non ascoltarlo. Il tuo occhio non ne abbia compassione: non risparmiarlo, non coprire la sua colpa».

Parola di Dio.

SALMO

Sal 95 (96), 1-8. 10

Dio regna: esulti la terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi. R.

Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri. R.

Dite tra le genti «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R.

CANTO AL VANGELO

Cfr. Lc 7, 16

Alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi:
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO

Lc 7, 11-17

Lettura del Vangelo secondo Luca.

In quel tempo. Il Signore Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

 Parola del Signore.

 

Dt 12, 29 – 13, 9

Seguirete il Signore vostro Dio e gli resterete fedeli.

Lettura del libro del Deuteronomio.

In quei giorni. Mosè disse: «Quando il Signore, tuo Dio, avrà distrutto davanti a te le nazioni di cui tu stai per prendere possesso, quando le avrai conquistate e ti sarai stanziato nella loro terra, guàrdati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dal cercare i loro dèi, dicendo: “Come servivano i loro dèi queste nazioni? Voglio fare così anch’io”. Non ti comporterai in tal modo riguardo al Signore, tuo Dio; perché esse facevano per i loro dèi ciò che è abominevole per il Signore e ciò che egli detesta: bruciavano nel fuoco perfino i loro figli e le loro figlie in onore dei loro dèi.
Osserverete per metterlo in pratica tutto ciò che vi comando: non vi aggiungerai nulla e nulla vi toglierai.
Qualora sorga in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio, e il segno e il prodigio annunciato succeda, ed egli ti dica: “Seguiamo dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli”, tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il Signore, vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore, vostro Dio, con tutto il cuore e con tutta l’anima. Seguirete il Signore, vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, ascolterete la sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli. Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto di abbandonare il Signore, vostro Dio, che vi ha fatto uscire dalla terra d’Egitto e ti ha riscattato dalla condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il Signore, tuo Dio, ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male in mezzo a te.
Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l’amico che è come te stesso t’istighi in segreto, dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, dèi che né tu né i tuoi padri avete conosciuto, divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da un’estremità all’altra della terra, tu non dargli retta, non ascoltarlo. Il tuo occhio non ne abbia compassione: non risparmiarlo, non coprire la sua colpa».

Parola di Dio.

SALMO

Sal 95 (96), 1-8. 10

Dio regna: esulti la terra.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. R.

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Grande è il Signore e degno di ogni lode,
terribile sopra tutti gli dèi. R.

Tutti gli dèi dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario. R.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri. R.

Dite tra le genti «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine. R.

CANTO AL VANGELO

Cfr. Lc 7, 16

Alleluia.
Un grande profeta è sorto tra noi:
Dio ha visitato il suo popolo.
Alleluia.

VANGELO

Lc 7, 11-17

Lettura del Vangelo secondo Luca.

In quel tempo. Il Signore Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.

 Parola del Signore.